il PROGETTO GIULLARI SENZA FRONTIERE
www.giullarisenzafrontiere.it E’ un “progetto sogno” nato dall’incontro di diversi artisti di strada che decidono di arricchire il proprio lavoro attraverso un’esperienza di gruppo che gli porta a intervenire in territori e situazioni disagiate utilizzando gli spettacoli come mezzo per entrare in contatto con la gente e la situazione nella quale si trova a vivere. GIULLARI Storicamente il giullare è stata una figura irriverente che oltre a portare allegria nelle corti attraverso la propria satira riusciva a dire scomode verità. Oggi i “Giullari” attraverso una ricerca che va dal teatro di figura a quello di strada, danno luogo alla magia dello spettacolo, dello stare con la gente e tra la gente. E’ in questa magia che pubblico e artista si fondono e si confondono tramite un linguaggio universale, quello del clown, del bambino, delle emozioni, tenendo sempre presente la propria missione sociale.
SENZA FRONTIERE Senza frontiere è un modo per poter intervenire direttamente (lontani dalle regole del classico assistenzialismo internazionale) in tutte le situazioni di crisi, naturali o dovute alla guerra, dove siano presenti disuguaglianze sociali, attraverso il linguaggio che noi conosciamo meglio: quello del giullare clown. Per riuscire a divertire divertendosi utilizzando la risata come meccanismo di recupero dei valori costruttivi e creativi come la tolleranza, la diversità, la partecipazione comunitaria, la pace
OBIETTIVI Lo scopo di tali interventi è migliorare la situazione psicologica delle persone che si trovano a vivere in condizioni disagiate; Proporre una differente modalità d’incontro tra culture, attraverso il messaggio artistico e mediante l’organizzazione di spettacoli e di laboratori creativi con bambini e con operatori già impegnati sul territorio; Promuovere uno spirito di solidarietà tra persone appartenenti a culture diverse; Creare uno scambio umano con artisti che svolgono le nostre stesse attività (imbonitori, fachiri, musicisti…) o che lavorano coi bambini; Individuare e collaborare con organizzazioni locali eticamente corrette;
Portare avanti un’esperienza di gruppo che, permettendoci di entrare in contatto con situazioni altrimenti precluse, ci porta a crescere umanamente e artisticamente;
Organizzare in Italia attività di sensibilizzazione attraverso la creazione di un video-documentario, di mostre fotografiche, conferenze o altro.
PROGETTO E’ un sogno coraggioso, visto che non vogliamo istituzionalizzarci (costituendoci Fondazione, o O.N.G….) e che le spedizioni sono completamente autofinanziate (attraverso la raccolta di fondi dopo i nostri spettacoli, durante le attività di sensibilizzazione o mediante la vendita di foto e cartoline). Ai partecipanti chiediamo di pagarsi il biglietto aereo e di impegnarsi nella raccolta fondi che servirà da cassa comune nelle spedizioni (per coprire spostamenti, vitto e alloggio). E’ inoltre richiesta una disponibilità di almeno 2 mesi, per poter sviluppare in modo accurato e approfondito i progetti. Crediamo che queste esperienze siano fortemente formative, non abbiamo un vero e proprio codice deontologico ma basiamo i nostri interventi sul rispetto, sull’integrazione e sulla non violenza. STORIA Già dal ’96 alcuni artisti partecipano a progetti collaborando con la O.N.G spagnola Payasos Sin Fronteras o con progetti auto finanziati: nel ’96, ’97, ’98 in Messico, per le comunità in Chapas (con P.s.F); nel ’97 in Umbria, nelle tendopoli durante il terremoto; nel’98 in Bolivia; nel ’99 in Mozambico e in Bosnia (con P.s.F); nel’00 in Kosovo (con P.s.F) e in Chile e Paraguay; nel ’01 in Serbia (con P.s.F); nel ’02 in Serbia (con P.s.F) e in Brasile; nel ’04 in Moldavia e Ucraina. ma è dal 2003 che iniziamo a portare in giro il progetto di gruppo (un minimo di 8 artisti) completamente autofinanziato in: ’03 India e Nepal; ’05 Brasile; ’06 Laos e Cambogia.
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